Sembra la maccheronata di Lizzanella
Anche oggi la mia giornata si apre alla grande grazie a quelle due cavie da laboratorio che razzolano raramente assieme per casa: mia madre e mia sorella.
Scendo le scale e mi trovo mia madre spiaggiata sul divano in una posizione zen che contempla la vita e tutte le sue sfaccettature.
M'allunga una mano e mi trascina nel suo limbo di considerazioni filosofiche.
Che ti prima mattina sono un pugno nell'intestino, tipo stipsi.
Ma va bene.
E in tutto questo tempo riesce comunque a fare ciò che sa fare meglio:
Mandarmi allegati.
Io so già che, ogni volta che parte la notifica di messenger è mia madre.
E lo so per due motivi.
1) Nessuno usa più messenger di sti tempi, o chi vuole contattarmi in media ha il mio numero e manda messaggi.
2) Mia madre ha imparato a condividere le gigiate che trova come messaggio facebook e niente altro.
Ll'ipad non è così user friendly come pare, o almeno non nei miei confronti .
Quindi l'unica che fa squillare il mio messenger è lei.
E vi giuro.
E' una cosa snervante.
Mettete la vena materna assieme ai contenuti facebook di una 50 filosofeggiante e avete le condivisioni di mia madre.
Un tripudio di messaggi motivazionali, meditazione, dieta e Peanuts.
E la cosa che fa ancora più male è che non la smette.
Io non le rispondo per farla desistere e lei non smette.
ANZI.
Passa a Whatsapp.
Colpo basso mamma.
Ho disattivato le spunte blu e gli ultimi accessi.
Però le voglio bene, sopratutto per quella sua vena meno 'santona' che esce fuori subito appena incontra mia sorella.
*mia sorella alza un ascella vicino a lei*
Mamma: 'Puuuuh, sembra la maccheronata di Lizzanella!'
E con questa si chiude l'attimo poetico creato da un Antonio Albanese che parla della semplicità della vita. Dall'acidità dei Peanuts. E da un metodo Zen di meditazione.
Tutto per un'ascella.
Forse è questa la semplicità reale che stupisce...
Buona Domenica piccoli pasticcini ripieni di acido formico.
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