Dalila e il Karma

Non sono una che si piange addosso.
O forse si.


Ma diciamo che dopo una serie di tragici e sfortunati eventi - devo mettere il copy? Mi chiudono il blog? Cospirazione, scie chimiche, aiuto - mi sono trovata a pensare che l'universo in qualche modo ce l'avesse con me.

Mettiamo in chiaro una cosa: io e il karma abbiamo un rapporto strano.
Ovvero, in media dalla mia bocca escono dalle quattro alle cinque cattiverie al giorno, perchè si, perchè sono sempre buona e carina con tutti, e me la prendo quasi sempre nel culo se mi comporto bene, quindi l'essere crudele verbalmente mi scarica i nervi.
Poi, diciamocelo, il mio livello di cattiveria è pari a quello del dottor Male, ci provo, ma non mi viene così bene, il massimo della mia trasgressione è non rimettere in ordine i vestiti che mi provo. Quindi vezza mona, gattina cattiva 2017 style.

Solo che appunto di solito il karma sbaglia le coordinate di rinculo sfiga, e colpisce in media chi sta in un raggio di quattro cinque metri da me. Ho un culo che fa provincia su google maps, ma quando si tratta di punizione divina, di solito canna completamente e io schivo la palla, mentre chi mi circonda si becca una tegola in testa. E si sa che i negozi sono pieni di tegole precarie.


Ma a quanto sembra, il Karma ha aggiornato il gps.
E sto iniziando a pagare in formula retroattiva ad una velocità stratosferica.

In più si aggiunge il fattore compleanno.
* modalità egocentrica on*
Si perchè a quanto pare la teoria per cui le probabilità di morire durante il giorno del proprio compleanno aumentano, non è del tutto fallace - lascio un breve spazio per collegare alla parola fallace qualsiasi immagine mentale a forma di salsiccia, così per dare degli spunti creativi -.
Difatti il mio storico di compleanni di merda è abbastanza fitto e ricco i aneddoti.
Basti pensare che lo scorso anno mia sorella venne colpita da mononucleosi fulminante e di punto in bianco mi sono ritrovata in casa da sola, con mia madre che correva al pronto soccorso a trasportare l'infam...l'infortunata, lasciandomi sola con i miei nonni e mio padre, costringendoci all'ubriachezza molesta e triste, per dimenticare.


Quindi, dicevamo, la combo Karma più sagace più periodo di cambio d'età -accetto suggerimenti per i sinonimi- sta creando un vortice attorno a me di impossibilità di vivere.

Il tutto è iniziato una settimanella fa -ci si prende per tempo, aspettano di darmi la mazzata finale il 13 - quando sono andata a comprarmi un paio di sandaletti.
Contentissima di aver strappato un 30% di sconto da Pittarello, che povere morte di fame di tutto il mondo levatevi, proseguo il mio giro di negozi scombinando scatole di scarpe. La prima avvisaglia di sfiga è avvenuta più o meno così:

- Ma dai, che te ne frega, tanto sono pagate per metterle a post....
Scavigliata colossale da FERMA con rischio morte nell'immediato.

E va bene, ho pensato, tanto inciampo nella mia stessa ombra almeno venti volte al giorno, questa sarà sicuramente una di quelle volte.

Torno a casa e, sempre ferma -che potrebbe essere una bellissima metafora della mia esistenza-, scaviglio di nuovo e spacco il sandaletto comprato mezz'ora prima.

E questo è stato solo il primissimo incidente.

Venerdì invece - e questo vi fa capire quanto la sfiga sia bastarda, perchè ti lascia quel tot di tempo per sperare di essere fortunata di nuovo e per poi infilartela di nuovo nel culo, con la sabbia - presa dalla mia solita fretta di fare più cose assieme possibile, nel trasferimento da casa a macchina, ho ben pensato di reggere in mano: chiavi, portafogli -e si sa che il portafogli di una donzella è più simile ad un mattone etrusco che altro - e cellulare.
Beh, per farla breve, pochi passi e il cellulare era sdraiato a terra.
Schermo rotto e sensore di prossimità andato, stima del danno 160 euri.
E se usi il 30% di sconto da Pittarello, tranquilla che quei soldi per ripararlo non li hai.


Solo che, quel merdosissimo sensore andato, non mi permetteva più di fare una chiamata a morire, o meglio, di riattaccare il telefono. E visto che io, dall'alto della mia rincoglionitaggine, rispondo anche ai call center in Uganda e quelli non mettono giù la chiamata manco se gli scoppia una guerra civile sotto al culo, ero nella merda.
Quindi, necessitavo di apparecchio telefonico nuovo.


Ma non è finita qui.
Speravate eh che il post fosse terminato e buonanotte al secchio.
Poi mi spiegate perchè si dice buonanotte al secchio.

Preso telefono nuovo, esaltata per l'apparecchio nuovo e al contempo incazzata a morte per aver dato fondo ai miei risparmi di compleanno, prendo per riaprire il vecchio telefono oramai defunto e recuperare le mie miserie al suo interno. Fatto sta che necessitavo di un coltello per aprire quella maledetta scocca, avendo divorato le mie povere unghie per lo stress.
Preso coltello, infilato coltello, scivolato coltello, andato dito.

Ultimamente invoco Sant'Eufemia nel caso in cui debba scomodare qualcuno per venire in soccorso bestemmia. In questo caso ho riorganizzato una partita a calcio con mezzi santi del calendario ecclesiastico e parte delle divinità elleniche esistenti.

Mi pare quasi di avere un hanukkah personale, si accende una sfiga al giorno per i giorni che precedono il mio compleanno, poi fanculo e mazel tov a me.

Bene, abbiamo finito, potete tornare a giocare a candy crush sul cesso.

Io vi saluto così.


Share this:

, , , , ,

CONVERSATION

0 commenti:

Posta un commento