A me non muoiono solo i fiori, ma anche le patate sotto terra.

Un giorno mi hanno chiesto:
"Ma non scrivi piĆ¹ per quel tuo blog?"

Il fatto che per queste due righe di testo mi ci siano voluti dieci minuti e la consultazione di un dizionario di grammatica per assestare i verbi -sui quali non sono ancora del tutto sicura- suggerisce la mia risposta.

Ma al contempo vedrete un nuovo post su questo blog dimenticato da dio.
Effetto inception.

Ebbene dovete sapere che questo 'progettino', aborto personale, vomitata di parole a caso o come vogliate chiamarlo, era nato con lo scopo egomaniaco di quelle che diventano fashion blogger. E visto che non sono figa, ma faccio solo discretamente ridere, pensavo che questo piccolo progetto avrebbe accresciuto la mia fame di fama.
Che poi il termine 'fama' deriva dal mesopotamico antico, era la fame di quelli che ne avevano tanta.

"Nonna c'ho fame!" disse Giocacchino il mesoippotamo.
"Manca mezz'ora, mangia un cracker intanto!" rispose la Nonna -che come si sa le nonne non hanno nome- indicando il tipico cibo dei mesoippotami.
"Nonna. Allora...C'HO LA FAMA!" appuntĆ² Gioacchino con un'alitata di rinculo.
"E dillo prima Gioacchino bello di nonna, ĆØ pronta subbito se c'hai la fama!" solerte la Nonna, spadellando con il Masterskif turbo integrato.

Ecco, quindi ora che vi ho inculturati possiamo andare avanti.

Dicevo, la mia sete di fama.
Che ĆØ un po' il male di questi ultimi anni.
Ci si fa instagram -che poi mi spiegate perchĆØ tutti dicono iSSSStagram, invece di iNNNstagram?!- e si condivide la foto dei piedi del cane solo per morire dietro quei quattro o cinque like di schifo che ti mollano quattro pezzenti nella speranza di ricevere un like indietro e nel migliore dei casi un segui.
Si condividono le foto delle ginocchia sbucciate dopo che si ĆØ usciti di casa e si ĆØ andati a sbattere contro il muretto che ĆØ da sempre li taggandole #vitavissuta.

Si fa tutto questo per la stessa medesima ragione.
Per avere cosa in ritorno?
Il nulla.

Ed era un po' questo che mi stava lasciando questo blog: il nulla.

E' come quando esci di casa, prendi l'ombrello e non piove. E te lo devi trascinare dietro per tutta la giornata. E sei li che ti maledici per aver portato dietro questa cosa inutile, che ti sfranteca le caviglie ogni volta che ti batte addosso, che vorresti infilartelo su per il deretano pur di non far vedere che scema che sei stata a portarti dietro l'ombrello quando fanno 40° all'ombra. E non fa nemmeno pandan con quello che ti sei buttata attorno, #questoombrellostamaleconlemiaPucci.

Ed era proprio quella la sensazione che mi dava questo blog.
Se poi contiamo il mio essere totalmente inadatta a portare a termine qualcosa facciamo tombolone.

Si, sono una procrastinatrice e assenteista.
E se una cosa non mi solletica i villi intestinali non la fo.

PerĆ² ci ho ripensato a quelle parole 'Ma non scrivi piĆ¹ per il tuo blog?' -immaginarsi effetto eco, ORA-.
E un po' mi ĆØ venuto il magone.
E sono andata a rileggere alcune mongolate che avevo scritto.
E mi fecero ridere.
Al pari di darsi il cinque da soli, o mettersi il like ai propri post.
PerĆ² io mi faccio ridere. Che ci volete fare?!

Quindi...tiriamo le somme, che dite. Ricominciamo con uno spirito nuovo?
Dai, dai che ci divertiamo assieme.






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